La paura dell’abbandono è molto
frequente non solo nei bambini ma anche negli adulti. Si tratta del timore di
perdere la persona amata e condiziona pesantemente la vita di chi sperimenta
tale disagio.
Nello specifico, costringe chi ne soffre a vivere la relazione
affettiva annullandosi completamente e agendo in completa dipendenza
dall’Altro. Il timore di rimanere soli è talmente elevato che diventa più
importante la persona che si ha accanto: i suoi bisogni, i suoi desideri, i
suoi sogni diventano i propri, dimenticandosi di sé stessi e del proprio
valore.
La dinamica psicologica
dell’abbandono è strettamente collegata a quella dell’attaccamento che si è
sperimentato nelle relazioni affettive da bambini con le proprie figure
genitoriali, in particolare la propria madre. L’attaccamento è: “ La
propensione innata a cercare la vicinanza protettiva di un membro della propria
specie quando si è vulnerabili ai pericoli ambientali per fatica, dolore,
impotenza o malattia” (J. Bowlby, 1969).
In questo senso se da bambini non si ha avuto la possibilità di sperimentare
un attaccamento sicuro con le proprie figure genitoriali, è probabile che da
adulti si possano vivere con forte angoscia e preoccupazione le relazioni di
intimità e di affetto con il proprio partner, dove la paura di essere
abbandonati è dietro l’angolo.
Non aver appreso un modello sano
ed equilibrato di relazione con la propria madre, basato sulla condivisione
emotiva, la protezione, la fiducia e l’amore, portano alla diffidenza ed
all’instabilità di qualsiasi relazione affettiva.
Chi vive nella paura
dell’abbandono rischia di perdere sé stesso ed il potere sulla propria vita
perché troppo impegnato a controllare l’Altro (con chi è? cosa fa?) e ad essere
diverso da sé pur di non subire un rifiuto ed un abbandono…
E’ importante per coloro che
vivono questo disagio poter avere uno spazio in cui dialogare con questa parte
interna, bisognosa di nutrimento e di cure. Iniziare un percorso
psicoterapeutico significa avviare una relazione con il proprio terapeuta
all’interno di un contesto sano e protettivo capace di infondere fiducia ed
attivare le potenzialità presenti nella persona.