La perdita di una persona cara rappresenta un evento significativo nella vita delle persone che può generare un’alterazione dell’equilibrio psico-fisico di intensità tale da rendere indispensabile un supporto psicoterapeutico accompagnato, a volte, da uno farmacologico.
Le reazioni psicologiche comuni al lutto riguardano diversi aspetti dell’individuo:
- EMOZIONI
- COMPOPRTAMENTI
- REAZIONI FISICHE
Questi aspetti condizionano la relazione del soggetto con sé stesso e con l’ambiente esterno e contribuiscono a prolungare il suo stato di crisi.
Nello specifico quando si subisce un lutto doloroso (la morte di un genitore, di un figlio o di una persona affettivamente significativa) le sensazioni che si vivono sono molto forti ed invasive e la persona sperimenta lunghi periodi in cui le emozioni dominanti sono di tristezza, di rabbia, di colpa, di ansia, di solitudine.
La sfera cognitiva risulta intaccata ed i pensieri ricorrenti sono di sfiducia, di confusione, di preoccupazione, di sensazione di una presenza, di bassa autostima.
Infine i comportamenti diventano disfunzionali e non in equilibrio e risultano caratterizzati da disturbi del sonno, disturbi dell’appetito, ritiro dai rapporti sociali, attività incessante, custodia gelosa dei ricordi. Queste reazioni sono poi accompagnate da tipiche risposte fisiche legate a stati di tensione motoria, stati di vigilanza/controllo ed iperattività.
Anche se l’apparenza esterna dice il contrario, spesso, colui che è in lutto non ha accettato la realtà della perdita. Inoltre quando il lutto è avvenuto ormai da molti anni e la persona ancora non lo ha superato significa che sta agendo meccanismi difensivi volti ad alleviare il senso di perdita e di dolore per la persona amata.
Nei casi in cui è il soggetto fa fatica ad elaborare la perdita, è opportuno rivolgersi ad un aiuto esterno, anche là dove ci sono familiari ed amici pronti a sostenere. Quando il livello di difesa dal dolore è estremamente elevato, la tecnica della stimolazione bilaterale con l’utilizzo dell’EMDR è particolarmente efficacie.
Il lavoro terapeutico oltre che consistere nel dare esplicito permesso di soffrire per la perdita, fornisce un intervento psicologico che permette di avviare i processi di elaborazione delle emozioni e dei pensieri collegati alla perdita che, attraverso la stimolazione visiva o tattile, integra in maniera adattiva l’informazione relativa alla morte, permettendo alla persona di accettare la realtà della perdita.