L’Organizzazione mondiale
della sanità (Oms) ha elaborato una serie di nuove linee guida per il
trattamento di disturbi derivanti dall’esposizione a eventi traumatici,
come la perdita di una persona cara o l’aver vissuto un’esperienza di violenza.
Inutile
sottolineare quanto nel mondo milioni di persone siano esposte a questo tipo di
eventi, e specialmente nei bambini tali stati da stress
post-traumatico possano portare a gravi conseguenze per la salute fisica e
mentale.
Per queste ragioni l’Oms ha rilanciato, in collaborazione con l’Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, un programma che si pone
come obiettivo quello di rafforzare il sostegno psicosociale ai rifugiati e di
aiutare medici e operatori sanitari a trattare le conseguenze di traumi e lutti
sulla salute mentale.
Le nuove linee guida, pubblicate sulla rivista The
journal of the American Medical Association, includono terapie innovative per
il affievolire i ricordi traumatici, come quella del movimento degli
occhi, che serve a desensibilizzare e rielaborare i ricordi.
L’importanza di
queste nuove linee guida è testimoniata dalle cifre raccolte attraverso un
recente studio a cura dello stesso Oms, secondo il quale il 21% delle persone
intervistate è stato testimone o vittima di violenze e il 3,6% della
popolazione mondiale ha riferito di aver sofferto di stress post-traumatico.