L'aggressività dell'età
adolescenziale è un fenomeno molto frequente che può avere molteplici forme e
manifestazioni: pensiamo solo alle
differenze tra aggressività verbale ed aggressività fisica. Il comportamento
aggressivo resta però un sintomo che va affrontato per evitare una lettura
superficiale del vissuto dell'adolescente.
Le principali cause possono risiedere in una predisposizione
genetica all'aggressività e in fattori biologici, come ormoni o particolari
neurotrasmettitori che possono incidere sull'intensità e sulla frequenza della
risposta aggressiva. L'ambiente circostante, soprattutto quello familiare,
offrono al bambino e poi all'adolescente, un modello comportamentale disfunzionale
che viene assimilato e che attiva modalità relazionali basate
sull’aggressività. Infine caratteristiche personali come l'autostima hanno un
ruolo, dato che l'aggressività è spesso legata alla sfiducia e ad una
percezione di debolezza.
Durante la fase adolescenziale le
emozioni diventano un turbine che può essere difficile da controllare e se da
bambini non si è appreso a tollerare le piccole frustrazioni quotidiane, questa
nuova insofferenza generale può sopraffare il giovane. L'adolescente sta
formulando una serie di giudizi ed una visione nuova della realtà, questo
comporta anche nuove reazioni emotive che non sa come gestire, a volte le
indirizza contro se stesso e a volte le investe sul mondo. L'aggressività,
soprattutto nei confronti dell'adulto, è un riflesso della paura di scoprire
cose nuove di sè e degli altri che non si conoscono.
Diventa necessario, per un
genitore, comprendere la causa reale dello scoppio di rabbia e di ira dei
propri figli adolescenti. L'aggressività adolescenziale non è un capriccio, è
una reazione: bisogna darsi del tempo per osservare cosa la fa scattare e quale
messaggio veicola. Cosa è accaduto nella vita di vostro figlio? Un cambiamento
nella sua vita personale ed affettiva può disorientarlo e farlo sentire più
insicuro ed inadeguato e da qui mettere in atto comportamenti aggressivi che
gli permettano di superare la sua difficoltà. Per il genitore è’ importante
avere in mente che il proprio comportamento è il messaggio educativo migliore,
quindi sarebbe meglio non lasciarsi travolgere dall'emotività, ma restare fermi
nelle proprie posizioni per poi affrontare e chiarire il problema con calma e
fermezza quando lo scoppio d'ira è passato.