La fine di una relazione è dolorosa perché sconvolge completamente un equilibrio che si era creato negli anni, anche quando il rapporto è ormai da tempo insoddisfacente e logoro.
Chiudere una relazione significa rinunciare alle aspettative, alle attese, alle idee, ai progetti che erano stati alla base della costruzione di un futuro insieme. Qualsiasi relazione si basa sul progettare una vita in due: l’avere una casa, l’idea di un figlio, una famiglia, l’invecchiare insieme…
Queste fasi del ciclo vitale della coppia, prima ancora di essere vissute e sperimentate, vengono immaginate e fantasticate dalla coppia e creano una proiezione verso il futuro che la chiusura del rapporto interrompe drasticamente.
La separazione dalla persona che abbiamo amato e con cui abbiamo progettato una vita insieme, produce una forte ondata emotiva in cui prevalgono la tristezza e la rabbia oppure il senso di colpa e la paura per tutto quello che sarà e che, proprio perché è ignoto, disorienta e rende ancor più fragili. E' proprio la paura ad accettare la perdita e cioè il cambiamento avvenuto all'interno della coppia che spesso paralizza e che, in maniera difensiva, porta i protagonisti a procrastinare qualsiasi scelta per il bene della famiglia.
Separarsi significa perdere qualcosa di noi che ci è stato molto caro e su cui abbiamo investito le nostre energie e i nostri sogni. In questo senso si tratta non solo di accettare, attraverso un percorso di elaborazione, l’assenza della persona che abbiamo amato, quanto riuscire ad elaborare in sé stessi il vuoto generato dal fallimento di quelli che erano i propri progetti di vita, prima che questi possano cedere il posto a una nuova progettualità.
Le fasi psicologiche che caratterizzano questo processo di elaborazione della separazione sono simili a quelle dell’elaborazione del lutto:
- Fase dello smarrimento: la persona non si rassegna, pensa che non è vero, che non è possibile.
- Fase della rivendicazione: la persona prova sentimenti di rabbia verso il partner e verso sé stesso.
- Fase della separazione interiore: la persona sa che è sola, che la coppia è finita.
- Fase del nuovo equilibrio: si chiude con il passato per ricominciare da nuovi presupposti.
In ciascuna di queste fasi la persona vive in maniera confusa emozioni che destabilizzano e che possono portare a momenti di dolore e di rabbia intense oppure di vuoto e di angoscia. Si tratta degli stessi vissuti emotivi presenti quando muore una persona cara e che possono innescare una sintomatologia depressiva.
Diventa importante sapere che è possibile ottenere un aiuto da parte di un professionista competente che possa supportare la persona in ciascuna delle fasi di elaborazione al fine di gestire meglio i vissuti legati alla perdita ed al fallimento e poter nuovamente tornare a vivere e a progettare.