La fobia è un disturbo d’ansia ed è definita come la “paura marcata e persistente, eccessiva o irragionevole, provocata dalla presenza o dall’attesa di un oggetto o situazione specifici”.
Colui che soffre di fobia specifica reagisce allo stimolo fobico con una risposta ansiosa.
Tale risposta ansiosa può prendere, a volte, la forma di un attacco di panico con tutte le caratteristiche che tale disturbo comporta. Nella maggior parte dei casi l’oggetto fobico (situazione ansiogena) viene sistematicamente evitato e quando ciò non è possibile, viene vissuto con intensa ansia e disagio. L’evitamento attivo, l’ansia anticipatoria ed il disagio relativo alla situazione fobica, interferiscono significativamente nella normale vita dell’individuo ed ostacolano il funzionamento lavorativo o scolastico oppure le attività o le relazioni sociali.
Esistono differenti tipi di fobia:
- la fobia degli animali. Quando la paura è provocata da animali o insetti; in genere l’esordio si fa risalire all’infanzia.
- la fobia relativa ad elementi dell’ambiente naturale. Quando la paura è attivata da fenomeni come temporali, altezze, acqua. Anche questo disturbo ha il suo esordio nell’infanzia.
- la fobia legata a specifiche situazioni che comportano per il soggetto l’aver a che fare con tunnel, ponti, ascensori, volare, guidare oppure luoghi chiusi.
La persona con fobia specifica teme solo secondariamente la situazione o l’oggetto fobico, mentre la paura principale sembra essere relativa all’attacco d’ansia o di panico che potrebbe giungere in quella situazione; la paura di perdere il controllo di sé e delle proprie reazioni è riconducibile alla paura della perdita in generale, probabilmente legata a situazioni traumatiche infantili.