Nel lavoro di consulenza psicologica ma anche nella vita di tutti i giorni, è facile sentire le persone far confusione tra lo psicologo, lo psichiatra, lo psicoterapeuta ed infine lo psicoanalista. Occorre innanzitutto dire che si tratta di figure professionali ben distinte.
· Per diventare psicologo bisogna aver conseguito la laurea in psicologia e, dopo il corso quinquennale di studi, svolgere un anno di tirocinio pratico per poter sostenere l’esame di stato che permetterà di esercitare la professione. Ogni psicologo, infatti, per poter esercitare la professione deve essere iscritto all’albo.
Cosa fa lo psicologo? E’ un professionista che può fare interventi di prevenzione, diagnosi, riabilitazione e sostegno rivolte all’individuo, al gruppo, alla comunità. Lo psicologo ha una formazione prettamente psicologica (come pure una conoscenza dei meccanismi anatomo-fisiologici del cervello) che gli consente di approcciarsi al cliente con un attenzione particolare alla relazione terapeutica, attraverso l’ascolto, l’empatia, l’accettazione e il rispetto per chi si rivolge a lui. Uno dei compiti dello psicologo consiste, pertanto, nel diffondere una sensibilità psicologica nei rapporti fra le persone per produrre un clima basato su un confronto positivo aperto e soprattutto non giudicante.
· Lo psichiatra, invece, è laureato in medicina e ha ottenuto la specializzazione in psichiatria. Ha competenze diverse dallo psicologo, in quanto essendo un medico può, per esempio, prescrivere farmaci.
· Lo psicoanalista è un professionista che utilizza come teoria di riferimento la psicoanalisi, disciplina teorizzata da Sigmund Freud alla fine dell’Ottocento.
· Lo psicoterapeuta, infine, può essere laureato o in psicologia o in medicina e deve aver frequentato una scuola di specializzazione, almeno quadriennale, che preveda una specifica formazione professionale in psicoterapia.
Cosa fa lo psicoterapeuta? Promuove un cambiamento psicologico nella persona. La psicoterapia è quel processo interpersonale volto ad influenzare disturbi del comportamento e situazioni di disagio attraverso strumenti psicologici, quali la parola, l'ascolto, la relazione, per mezzo di tecniche che differiscono l’una dall’altra per il diverso orientamento teorico cui fanno riferimento. Esistono, infatti, molti tipi di psicoterapie che utilizzano strumenti e tecniche molto diverse fra loro perchè fanno riferimento a orientamenti teorici differenti. Fra le più diffuse citiamo la terapia psicoanalitica, la terapia relazionale-sistemica, la terapia comportamentale e quella cognitiva, le terapie di rilassamento, l’ipnosi.