I primi anni di vita sono fondamentali per il futuro sviluppo emotivo e cognitivo del bambino. L’ambiente circostante, rappresentato dalla famiglia e dalle relazioni con le figure genitoriali, sono la base per l’evoluzione del suo comportamento. Infatti la famiglia e gli stimoli che questa è in grado di trasmettergli, possono favorire l’evolversi di comportamento più “intelligente” rispetto a situazioni familiari in cui l’attenzione e la cura verso il bambino risultano deficitarie. Tuttavia non si deve dimenticare che nessun tipo di educazione potrà mai cambiare il fatto che il 50% delle potenzialità di un figlio sono il risultato della sua componente genetica. Il genitore esercita sul comportamento dei figli un’influenza molto maggiore di quanto generalmente si pensi. Si tratta di un compito impegnativo che parte già dal periodo della gravidanza quando la presenza di fattori di stress possono influire sul futuro sviluppo evolutivo del bambino.
I neonati vengono alla luce con un cervello non del tutto sviluppato e quindi non possono sopravvivere in assenza di cure da parte delle figure genitoriali. L’espressione di tale cura si realizza attraverso la capacità da parte del genitore di dare “sicurezza” al bambino.
I bambini hanno a disposizione una ristretta finestra temporale per creare dei legami sicuri e di dipendenza con le figure che si occupano di lui. Se ciò non accade i bambini possono subire danni alla sfera emozionale con effetti anche a lungo termine.
Tra gli ingredienti fondamentali dell’intelligenza del bambino sono stati identificati: il desiderio di esplorare, la capacità di controllare i propri impulsi, la creatività, la comunicazione verbale e la capacità di verbalizzare le emozioni.
Il compito di favorire lo sviluppo di questi cinque fattori spetta al genitore. Ad esempio se i bambini crescono in un ambiente in cui le persone sanno parlare di ciò che provano, anche loro impareranno a verbalizzare le emozioni anziché ad esserne sopraffatti.
Inoltre la coppia va incontro, con la nascita di un figlio, a un periodo molto delicato in cui l’equilibrio fino a quel momento raggiunto viene completamente stravolto ed in cui intervengono elementi altamente stressogeni (carenza di sonno, isolamento sociale, carico ineguale di lavoro, depressione). Le coppie che hanno relazioni solide, connotate dall’empatia, hanno le più elevate probabilità di far crescere bambini intelligenti e felici.